venerdì 15 giugno 2012

Valutazione e recupero motivazionale

“A vanificare parte degli sforzi fatti a livello motivazionale ha frequentemente contribuito l’informazione serpeggiante (poi drammaticamente constatata sul campo) che qualunque fosse stato l’impegno profuso dagli allievi di terza media e le loro competenze raggiunte, la promozione finale sarebbe arrivata in ogni caso. Credo fermamente che tale linea di condotta provochi, a medio e lungo termine, gravi danni sia all’Istituzione scolastica, sia alla percezione collettiva della professionalità del docente sia, più gravemente, alla stessa formazione del cittadino-alunno affidatoci dalla società.
Ho notato infatti che in molti ragazzi è comunque viva una “domanda di giustizia” e di “autorevolezza del giudizio” che spesso viene disattesa quando colui che sfrontatamente non mette in atto l’impegno richiesto viene in ogni caso “portato avanti” per un non ben identificato progetto educativo dietro al quale spesso si nascondono varie pavidità e pigrizie variamente diffuse che sono comunque nettamente percepite dai ragazzi e dalle quali vengono così precocemente indotti forzosamente a diffidare delle Istituzione Pubbliche in genere.”

(tratto da una relazione finale A. S. 2001-02)


Luoghi comuni uditi speso nel corso degli scrutini:


  • Sono per bocciare in prima media, poi basta.
  • Bisogna mandarlo avanti sennò ci rovina la prossima classe.
  • Bisogna mandarlo avanti così lo togliamo di torno.
  • Sicuro di volerlo bocciare? E se poi fa ricorso e ci tocca tornare a scuola in estate? Sicuro che abbiamo fatto tutto il possibile? Sicuro che i compiti, i registri e la documentazione sia tutta in regola?
  • Diamogli la licenza e così poi va a lavorare.
  • Diamogli la licenza tanto non diventa mica un ingegnere.
  • Diamogli la licenza tanto lo fermeranno poi alle superiori.
  • Si è già rifatto un anno.
  • Promuoviamolo tanto più di così non rende.
  • A che serve bocciarlo tanto non studia lo stesso

In tutti questi discorsi non ho riscontrato nulla che vada nella direzione di promozione delle competenze.

lunedì 11 giugno 2012

Disagio e Cinematografia

Steel Girls
Progetto scolastico sul bullismo al femminile

come la cinematografia può diventare un valido strumento
della prevenzione e del trattamento del disagio sociale


http://www.youtube.com/watch?v=surXpILik0M